IL TRIBUNALE DI FIRENZE RICONOSCE LA NATURA AUTONOMA DEL LAVORATORE-RIDER: RIGETTATO IL RICORSO DELLA CGIL.
Il Tribunale di Firenze ha infatti confermato la legittimità del modello adottato da Deliveroo e il percorso seguito con l’applicazione del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Rider che riconosce importanti tutele ai rider che collaborano. Lo riporta il General Manager di Deliveroo Italy dopo che il giudice di Firenze ha rigettato le richieste della Nidil Cgil Firenze, Filt Cgil e Filcams Cgil e ha riconosciuto nei confronti della società la natura autonoma del rapporto di collaborazione dei rider. Tale rapporto non è soggetto agli stessi obblighi del lavoro subordinato; la non obbligatorietà della prestazione dei rider che collaborano con Deliveroo e la loro libertà di decidere se e quando lavorare, senza dover giustificare la loro decisione; l’inammissibilità della richiesta di annullare i contratti individuali che incorporano il Ccnl Rider stipulato tra Assodelivery e Ugl. Insieme a Assodelivery e altre piattaforme, Deliveroo ha sottoscritto un Contratto collettivo nazionale del lavoro dei Rider con Ugl che riconosce compensi minimi, indennità integrative, incentivi, sistemi premiali, dotazioni di sicurezza, assicurazioni per gli infortuni e per i danni contro terzi, formazione e molte altre tutele e diritti nell’ambito del lavoro autonomo. In tale prospettiva l’azienda accoglie con piacere la decisione del Tribunale di Firenze, che permette l’applicazione del CCNL ai Rider e altre migliorie in programma, anche in collaborazione con Parlamento e Governo.
(Tribunale di Firenze, sez. Lavoro, sentenza 9 febbraio 2021)
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