STRADA COMUNALE DISSESTATA SOLITAMENTE PERCORSA UNICAMENTE DA MEZZI AGRICOLI: IL COMUNE NON E’ RESPONSABILE PER IL DANNEGGIAMENTO DELL’AUTO. 

Un Comune veneto veniva citato in giudizio da un cittadino. L’uomo era il proprietario di un’auto che, mentre veniva utilizzata dalla moglie per percorrere una strada comunale, veniva gravemente danneggiato a causa di una profonda buca presente sul fondo dissestato, tanto che dopo l’avvallamento la donna non era più riuscita a farla ripartire. La richiesta risarcitoria dell’uomo veniva però ritenuta infondata sia dal Giudice di Pace che dal Tribunale, i quali sottolineavano che la strada comunale in questione era  adibita, notoriamente, all’uso di mezzi agricoli e l’incidente era avvenuto dopo circa 200 metri di percorrenza da parte dell’autovettura. E dunque, secondo i giudici l’incidente era stato cagionato dal comportamento disattento tenuto dalla donna alla guida dell’autovettura, poiché la strada risultava essere dissestata e, quindi, sarebbe stata opportuna una particolare prudenza nel percorrerla con un veicolo. L’uomo non concorde ricorreva in Cassazione,  la quale però condivideva la visione dei giudici di merito e respingeva definitivamente la richiesta di risarcimento avanzata dal marito della donna nei confronti del Comune, ritenendo indubbie le sue colpe. Applicando il principio per cui l’ente proprietario di una strada aperta al pubblico transito rispondeva, per difetto di manutenzione, dei sinistri riconducibili a situazioni di pericolo connesse alla struttura o alle pertinenze della strada stessa, salvo che venisse accertata la concreta possibilità per il soggetto danneggiato di percepire o prevedere con l’ordinaria diligenza la situazione di pericolo, la Corte dichiarava inammissibile il ricorso. 

(Corte di Cassazione, sez. VI Civile, ordinanza n. 2525 del 3.2.2021)