PASSA COL ROSSO E IMPUGNA IL VERBALE: IL COMUNE DEVE PROVARE L’AUTORIZZAZIONE DELL’INSTALLAZIONE DEL RILIEVO AUTOMATICO.
Così un automobilista ricorreva in Tribunale chiedendo l’annullamento della sanzione amministrativa irrogatagli dalla Polizia municipale per aver proseguito la marcia nonostante il semaforo rosso. Il ricorrente lamentava l’illegittimità del verbale per la mancata autorizzazione prefettizia dell’installazione dello strumento di rilievo automatico delle violazioni. Il Giudice di Pace rilevava immediatamente che l’installazione dello strumento di rilievo automatico delle violazioni per il passaggio con il semaforo rosso doveva essere autorizzala da una delibera comunale, pertanto, qualora il cittadino impugnasse la contravvenzione per il passaggio con il rosso, contestando la legittimità del l’apparecchio elettronico, il Comune avrebbe dovuto produrre in giudizio la predetta delibera.
Questo perché nei giudizi di opposizione a sanzione amministrativa non era il ricorrente a dover dimostrare la legittimità dell’operato della Pubblica Amministrazione, ma era quest’ultima, dopo la contestazione del cittadino, tenuta a dare prova di aver agito nel pieno rispetto della legge. Il mancato deposito da parte della Pubblico Ministero resistente di tale documentazione comportava l’impossibilità di effettuare una compiuta verifica sulla correttezza dell’operato dell’amministrazione stessa.
Il Giudice di Pace stabiliva dunque che il Comune avrebbe dovuto, già in sede di costituzione in giudizio, dimostrare che la stessa era stata approvata dalla Giunta comunale, producendone una copia al fine di consentire al Giudice di controllare la fondatezza della censura mossa.
Per questi motivi il Giudice accoglieva il ricorso dell’automobilista.
(Giudice di Pace di Ivrea, sentenza 19.10.2020)
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