BUCA SULLA STRADA E VEICOLO DANNEGGIATO: LA RIMOZIONE DELLA VETTURA COSTA IL RISARCIMENTO ALL’AUTOMOBILISTA
Un uomo alla guida di un’auto, impattava con una buca piena d’acqua presente sulla strada riportando gravi danni all’autovettura. Consequenziale, quindi, la sua richiesta di risarcimento nei confronti del Comune.
Se da un lato, il Giudice di pace gli riconosceva un lieve ristoro economico, dall’altro, il Tribunale ritenevano priva di fondamento la richiesta avanzata dal proprietario della vettura.
I Giudici, infatti, ritenevano che non vi fossero elementi sufficienti per inquadrare la dinamica del sinistro. Nello specifico non consideravano sufficiente il richiamo alla presenza di una buca piena d’acqua e alle condizioni della vettura ferma e inutilizzabile sulla strada
L’uomo ricorreva in Cassazione.
Anche i Giudici di terzo grado, difatti, evidenziavano come non fosse stato possibile ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e ciò a causa dell’avvenuta rimozione del veicolo incidentato da parte dell’uomo e della mancata deduzione di prove testimoniali circa l’incidente.
Per questi motivi, la Suprema Corte rigettava il ricorso.
(Cass. Civ., sez. VI – 3 ord., 30 marzo 2022, n. 10166)
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