OPERAIO LENTO, LEGITTIMO IL LICENZIAMENTO.
Tribunale e Corte D’Appello confermavano il licenziamento di un operaio perché improduttivo.
Il comportamento dell’uomo, ritenuto di scarso rendimento, giustificava, dunque, la scelta operata dall’azienda.
La difesa ricorreva in Cassazione.
La Suprema Corte, condivideva, tuttavia, le valutazioni effettuate nei gradi precedenti.
Si riteneva decisivo, infatti, che l’uomo avesse alle spalle altri precedenti negativi, sanzionati con la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione.
Per questo motivo, valutando negativamente la possibilità di miglioramento dei rapporti e della diligenza del lavoratore nell’esecuzione della prestazione, la Corte di Cassazione rigettava il ricorso e confermava il licenziamento.
(Corte di Cassazione, sez. Lavoro, n. 2289/19)
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