ACQUISTO DI UN APPARTAMENTO, IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO DIFETTOSO, NESSUN RISARCIMENTO.
Due acquirenti acquistavano un appartamento, per poi accorgersi nelle settimane successive che l’impianto di condizionamento dell’aria risultava essere difettoso.
Ricorrevano sia Tribunale che in Corte D’Appello, chiedendo la riduzione del prezzo in ragione del minor valore dell’immobile venduto, oltre al risarcimento dei danni patrimoniali e non.
Quest’ultimi venivano loro negati sia in primo che in secondo grado, in quanto non risultavano dimostrate le voci di danno invocate ed i difetti evidenziati (eliminati a spese del venditore e dell’installatore).
Immediato il ricorso in Cassazione.
La Suprema Corte, tuttavia, evidenziava come tale limitazione nel godimento dell’appartamento, non sfociasse nella perdita della disponibilità dello stesso.
Essa finiva per tradursi in un personale disagio o sacrificio inquadrabile nei termini di un danno non patrimoniale, la cui risarcibilità è comunque esclusa non configurandosi una lesione di un diritto inviolabile costituzionalmente garantito.
Per questi motivi, la Corte di Cassazione, rigettava il ricorso.
Cass. Civ., sez. II, 10 ottobre 2022, n. 29349
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