AGGREDISCE LA MADRE ANZIANA PER AVERE DEL DENARO: CONDANNATO PER ESTORSIONE.
A seguito della violenta reazione avuta nei confronti dell’anziana madre, a fronte del rifiuto della stessa di consegnargli una piccola somma di denaro, un uomo veniva condannato per estorsione.
Nel caso di specie era stata esclusa anche l’applicazione dell’attenuante, in quanto il danno rilevante non era soltanto quello patrimoniale, ma anche il pregiudizio connesso alla sofferenza fisica e morale patita dalla vittima per l’aggressione, la cui entità non era suscettibile di una valutazione di lieve consistenza tale da giustificare la concessione della predetta attenuante. La gravità della condotta tenuta dal figlio del vittima si era rilevata allarmante ed oggettiva, costituendo l’ennesimo atto di prevaricazione compiuto dal figlio convivente verso l’anziana madre, totalmente invalida e costretta a versargli tutta l’esigua pensione mensile per evitare reazioni scomposte e violente, unitamente alle plurime e gravi nonché ripetute, offese verbali alla dignità della donna la cui sofferenza morale concretizzava l’entità di un danno alla persona ben maggiore dell’entità della somma estorta, benché non immediatamente e agevolmente monetizzabile
La Corte, dunque, confermava la condanna per estorsione.
Cass. pen., sez. II, n. 29712 del 26.7.2022
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