GIUSTO VACCINARE CONTRO IL COVID I MINORI PER EVITARE RESTRIZIONI ALLA LIBERTA’ PERSONALE NELLA VITA DI RELAZIONE.
La madre di due ragazze di 10 e 15 anni, adiva il Tribunale di Verona per essere autorizzata a sottoporle alla vaccinazione anti COVID-19.
Le minori, ascoltate nel corso del procedimento, avevano espresso chiaramente la loro volontà di sottoporsi alle vaccinazioni previste, al fine di evitare le restrizioni alla libertà personale nella loro vita di relazione.
I giudici concordavano con il fatto che tale loro prospettiva andasse sicuramente assecondata, in quanto diretta a favorire un corretto equilibrio psicofisico delle minori, che costituiva una delle componenti della salute e della personalità delle stesse, anche in ragione della fase di crescita che stavano vivendo.
I Giudici, inoltre, osservavano che con il vaccino le due minori avrebbero potuto tornare a frequentare il padre, nonché i fratelli e i nonni paterni, tutti non vaccinati, con un ridottissimo rischio di contagiarsi e di contagiare: anche la ripresa delle relazioni familiari, infatti, costituiva un aspetto rilevante dello sviluppo psico-fisico delle minori.
La vaccinazione, poi, poteva contribuire a contenere la diffusione del contagio, in quanto gli studi provenienti dalla comunità scientifica avevano dimostrato che il vaccino aveva avuto un’efficacia del 90,7% nel prevenire la malattia sintomatica anche nei bambini di età compresa tra i 5 e 11 anni.
Alla luce di queste valutazioni, il Tribunale riteneva che la vaccinazione fosse rispondente all’interesse delle minori e conseguentemente accoglieva la richiesta della madre. Al contrario la richiesta della donna di sospendere la responsabilità genitoriale del padre e dei suoi familiari, non vaccinati, veniva respinta, in quanto volta ad imporre la vaccinazione che il padre era invece libero di scegliere se fare o meno.
Decreto del Tribunale di Verona dell’8.3.2022
0 commenti