Mentre faceva jogging sul lungomare, un uomo veniva improvvisamente aggredito da un Rottweiler privo di museruola, condotto da un minore, che, approfittando dell’assenza del padre, aveva sciolto il guinzaglio cui era legato il cane.
Inevitabile lo strascico giudiziario della vicenda, il padre del minore veniva condannato per aver cagionato le lesioni personali all’uomo per negligenza, imperizia e imprudenza, consistita nel non aver assicurato con la museruola il proprio cane.
Non concorde, l’uomo ricorreva in Cassazione, lamentandosi del fatto che il Giudice di pace lo aveva ritenuto titolare di una posizione di garanzia nei confronti del proprio cane, senza considerare, però, che l’evento dannoso non fosse prevedibile e che la condotta fosse stata posta in essere dal figlio.
La Corte però affermava che il proprietario di un cane rispondeva a titolo di colpa delle lesioni cagionate a terzi dallo stesso animale anche qualora ne avesse affidato la custodia a persona non in grado di esercitare su di esso una effettiva custodia o di contenerne il naturale slancio. Nel caso di specie era inevitabile ritenere l’uomo colpevole, in quanto in sua assenza, aveva affidato il cane al figlio minore non in grado di evitare l’aggressione da parte del cane privo museruola e, di conseguenza, le lesioni fisiche riportate dall’uomo.
La Corte dunque confermava la condanna e dichiarava inammissibile il ricorso.
Cass. pen., sez. IV, n. 36151 del 5.10.2021
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