DIVULGA VIA WHATSAPP FOTO INTIME DI UNA MINORENNE: CONDANNATO PER PORNOGRAFIA MINORILE
La Corte d’Appello riformando la decisione del Tribunale, condannava un uomo per il reato di pornografia minorile per aver indotto una minore ad inviargli foto di lei nuda, assicurandole che sarebbero rimaste private, divulgandole invece successivamente su whatsapp. L’uomo tramite la sua difesa ricorreva in Cassazione ritenendo che la Corte d’Appello avesse erroneamente ritenuto configurabile il reato, in quanto il materiale pedopornografico era stato autoprodotto dalla minore e non da un soggetto terzo. La Cassazione ribadiva però che il reato di cessione, con qualsiasi mezzo, anche telematico, di materiale pedopornografico era configurabile anche quando il materiale fosse stato realizzato dallo stesso minore, non rilevando la modalità della produzione del materiale pedopornografico. La Corte dichiarava dunque inammissibile il ricorso confermando la condanna.
Cas. pen., sez. III, n. 29579 del 28.7.2021
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