ADDIO ALL’ASSEGNO DIVORZILE PER LA MOGLIE CON POCA VOGLIA DI CERCARE LAVORO
Il Tribunale riconosceva all’ex moglie un assegno divorzile di euro 200 mensili, a carico dell’ex marito, il quale però non concorde impugnava la decisione e la Corte d’appello revocava tale assegno. La donna ricorreva in Cassazione, la quale si soffermava sulla valutazione delle possibilità economiche e lavorative della donna e confermava la revoca dell’assegno divorzile, evidenziando che la famiglia godeva di un tenore di vita non elevato e che la donna conviveva con un nuovo compagno. Fondamentali, però, si rivelavano le possibilità economiche e lavorative della donna, sulle quali i giudici della Cassazione concordavano con la Corte d’Appello, sottolineando l’età non particolarmente avanzata della donna, che aveva 46 anni, l’assenza di patologie o condizioni di salute ostative all’attività lavorativa (la donna aveva già occasionalmente svolto l’attività di addetta alle pulizie) nonché la situazione economica complessiva e l’atteggiamento rinunciatario della signora a trovare un’occupazione.
La Corte quindi confermava la decisione della Corte d’Appello di revocare l’assegno e rigettava il ricorso.
(Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 1, ordinanza n. 2653 del 4.2.2021)
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